Grifo e l’innovazione che spreme una tradizione

Grifo e l’innovazione che spreme una tradizione

L’entusiasmo che guida la mano del produttore è il plus che segna i risultati di successo. È il principio su cui fa leva Grifo, che da oltre cinquant’anni attrezza piccoli e grandi appassionati di cibi e bevande home made. E a curare le pratiche tradizionali con il supporto dell’innovazione si rischia di toccare le alte vette del sapore autentico.

Una riscoperta che non ha confini, e che accompagna Grifo in trionfo in Italia e all’estero, tra amatori e piccoli produttori professionali. Cantine vitivinicole e piccoli laboratori alimentari scalpitano con i cultori privati per aggiudicarsi le macchine dei Marchetti. La patria piadenese vanta una tradizione culinaria di indubbio rispetto, come in quell’America che a tratti cerca di ritrovare il contatto con la terra, di clienti i Grifo riescono ad affascinarne tanti.

Dalle tappatrici a uso enologico, assemblate negli anni Sessanta in un piccolo garage, papà Marchetti col tempo aggiunge al suo catalogo le macchine più disparate, sconfinando nei territori della birra, della frutta e di una selezione di alimenti “cremosi”. A presse, filtri, diraspatrici, scolabottiglie per il vino si sono affiancate pigiafrutta, denocciolatrici, sgranatrici per melagrana, tritacarne, macchine per sottovuoto e oltre. A cavalcare l’onda delle recenti mode poi, che riaccendono la passione per la genuinità del prodotto fatto in casa, Grifo ha sondato e poi marcato anche il territorio della birra: tappatrici, riempitrici, giragabbiette non mancano nel suo inventario.

La passione cavalca l’innovazione, ed è motore di accelerazione sempre: Grifo guarda oltre tutti gli orizzonti e con la necessaria dotazione tecnologica continua a spingersi avanti. Frutto di una politica di investimenti 4.0 sono le continue acquisizioni di macchinari sempre più performanti e minuziosi nelle lavorazioni e un ambiente di lavoro meravigliosamente in linea con i principi sani della famiglia Marchetti.