Craft beer e birra artigianale: qual è la migliore?

Craft beer e birra artigianale: qual è la migliore?

La birra ha una storia che risale a migliaia di anni fa, circa al 3500 a.C. grazie alla popolazione dei Sumeri, conosciuto come il primo popolo birraio. La birra era considerata comunemente uno status simbolo, ogni classe sociale aveva infatti diretto ad accedere a diverse quantità e diverse tipologie al giorno. Secondo la tradizione di diverse popolazioni, la nascita della bevanda è affidata ad una donna, la mitologia armena racconta infatti che la dea della terra, conosciuta come Armalu, stesse sperimentando in cucina con diversi cereali, fino ad essere arrivata ad inventare la birra.

Oltre ad essere una delle bevande più apprezzate, secondo diversi studi sembra avere anche alcuni benefici sulla salute dell’uomo, tra i principali:

  1. Grazie all’azione di un fitocomposto, il luppolo riesce ad impedire la crescita di vasi sanguigni in prossimità di un tumore, e quindi evita l’avanzamento tumorale;
  2. Il silicio, una sostanza contenuta nella birra, dovrebbe invece prevenire l’osteoporosi, una malattia che attacca le ossa;
  3. Bere birra sembra inoltre facilitare la diuresi e quindi diminuisce fino al 30% il rischio di sviluppare calcoli renali;
  4. Le sue proprietà digestive vanno a stimolare la produzione di acido gastrico, che favorisce il processo di digestione;
  5. Infine, alcuni studi hanno dimostrato come la birra, bevuta moderatamente, vada a diminuire i depositi di colesterolo nelle aorte;

Esistono però diversi tipi di birra, categorizzati in base alla temperatura di fermentazione e ai lieviti utilizzati. Le principali classi sono le birre ad alta fermentazione o Ales, a bassa fermentazione o Lager, e infine a fermentazione spontanea o Lambic. Ma, al di là delle sue tipologie, una distinzione fondamentale da affrontare è tra le birre industriali e quelle artigianali, ma anche tra le birre artigianali e le birre craft. Lo sa bene Grifo Marchetti, che da anni si occupa del settore della birra, proponendo sempre macchine di qualità per i propri clienti.

 

Birre industriali, birre artigianali e craft beer

Innanzitutto, le birre industriali sono caratterizzate sempre dal filtraggio e dalla pastorizzazione, questo permette di conservare la bevanda ed evitare dunque possibili cambiamenti nel gusto. Con pastorizzazione si intende infatti un processo termico che innalza la temperatura della birra per circa mezz’ora. Questo procedimento va ad eliminare da eventuali microrganismi, ma al contempo va a bloccare la trasformazione degli zuccheri in alcol e quindi si perdono inevitabilmente alcune caratteristiche del gusto della birra.

Le birre artigianali, invece, non vengono sottoposte ad alcun processo chimico, di conseguenza non viene neanche pastorizzata. Ovviamente deve essere consumata più in fretta, però riesce a mantenere integro il tipico sapore della birra.

Negli ultimi anni, è cominciato ad emergere anche un nuovo concetto nel settore della birra, ovvero la craft beer. Si potrebbe pensare che le birre crafty siano artigianali, craft deriva infatti dall’inglese e si traduce in italiano come qualcosa di fatto a mano. Tuttavia, queste bevande sono solo all’apparenza artigianali e imitano infatti le stesse tecniche di marketing, a livello tecnico i procedimenti sono invece più simili ad una produzione industriale. La craft beer può quindi trarre in inganno il consumatore inserendo elementi nel packaging che ricordano le birre artigianali. Alcuni dei modi più comuni sono:

  • Inserimento del numero, ma non della tipologia, dei luppoli;
  • Insistenza su un particolare ingrediente;
  • Utilizzo della firma di un birraio;
Ma quindi, come si possono riconoscere le vere birre artigianali?

Innanzitutto, la qualità si sente. Facendo un breve test del gusto si possono notare alcuni tratti tipici delle birre industriali: se si sente il pane, allora la birra ha avuto troppi sbalzi di calore, se si sente l’odore del cartone, allora la birra è vecchia, se si sente l’odore del solvente allora c’è stata una cattiva fermentazione.

Inoltre, in Italia dal 2016 è stata introdotta una definizione legislativa riferita alle birre artigianali: “si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Una indipendenza sia legale che economica”.

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