Come si riconosce un olio di qualità?

Come si riconosce un olio di qualità?

L’olio d’oliva, grande protagonista delle tavole di tutti gli italiani, ha una storia molto antica. Le prime testimonianze risalgono al 4000 a.C., quando le popolazioni iniziarono ad utilizzare l’olio come unguento per la pelle oppure come medicinale. Bisognerà aspettare l’arrivo dei Greci e dei Romani per assistere alla vera e propria coltivazione dell’olivo.

Da allora, l’olio è diventato parte integrante della dieta mediterranea e domina le migliori ricette della nostra tradizione. Nel corso degli anni però, è insorta anche una commercializzazione parallela di olio non originale. Si pensa infatti che sia uno dei prodotti più contraffatti a causa del suo alto costo di produzione. L’olio d’oliva è anche molto richiesto, quindi per cercare di seguire la grande richiesta del mercato, molte aziende vendono bottiglie di olio colorate e mescolate con beta carotene o clorofilla per simulare il prodotto originale.

Come si può dunque riconoscere il vero olio di qualità?

Grifo Marchetti di Piadena Drizzona nasce come produttore di macchine enologiche, ma nel corso degli anni si è dedicato anche alla produzione di olio. I nostri macchinari rispettano sempre l’ambiente e garantiscono la migliore qualità per i clienti. Scopri con Grifo Marchetti alcuni trucchi per riconoscere un olio di qualità:

Innanzitutto, controlla sempre le etichette: sembra un consiglio scontato, ma in realtà tanti consumatori non prestano molta attenzione ai dettagli. Nelle etichette è importante controllare la temperatura, le olive devono infatti essere spremute in un ambiente che non superi i 27°. Nelle etichette si possono notare anche altri particolari come il frantoio o l’azienda agricola. Queste realtà si occupano infatti del processo produttivo (coltivazione, raccolta, spremitura, imbottigliamento) in completa autonomia. Di conseguenza, se la filiera è più breve, diventa anche più sicura. La velocità rappresenta infatti un concetto fondamentale nella produzione di olio. La spremitura delle olive deve ad esempio avvenire nell’arco di 24 ore per garantire freschezza.

Molto spesso si viene tratti in inganno dal colore dell’olio, si crede infatti che un olio di qualità debba essere di un verde acceso, ma in realtà non è un criterio di inconfondibile valore. È infatti possibile che l’olio perda il colore verde acceso che acquisisce durante la spremitura, non è un caso che durante le degustazioni venga nascosto il vero colore dell’olio. Tuttavia, è possibile fare una generalizzazione affermando che solitamente un colore verde scuro implichi l’utilizzo di olive poco mature, mentre con un colore tendente al marrone si verifica il fenomeno opposto con olive troppo mature.

Si può però invece fare affidamento sulla sua fragranza, se le olive vengono trattate correttamente, riescono a mantenere le loro caratteristiche organolettiche e quindi il loro profumo si sentirà subito!

Ovviamente, uno dei criteri più importanti risiede nel gusto. Anche in questo caso emergono alcuni miti (che noi abbiamo già sfatato), ad esempio il pizzicore spesso criticato ma che è invece totalmente normale per un olio artigianale. Anche in altri tipi di olio, come l’olio del frantoio dal tipico sapore fruttato, mantiene comunque una nota pungente.

Inoltre, è bene controllare anche la provenienza. Sicuramente il made in Italy rappresenta una vera e propria garanzia, in quanto garantisce sia la correttezza nel trattamento delle olive, sia la loro vera origine.

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